Saint Seiya

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  1. .Ranma.
     
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    Titolo: Saint Seiya
    Anno: 1986
    Autore: Toei Animation




    Fra tutte le grandi case produttrici esistenti in Giappone, fu la Toei che per prima intuì la grande occasione che le si stava presentando con la nascita della serie de I Cavalieri dello Zodiaco, anche per merito del successo che stava riscuotendo fin dalla sua primissima pubblicazione in formato cartaceo. Mitologia classica, letteratura, astronomia e filosofia orientale (tutte grandi passioni di Kurumada) erano infatti fuse in quest'opera creando un mix perfetto, capace di imporsi sul mercato fin dagli esordi. Fu così che nel 1986, poco dopo l'uscita dei primi numeri del manga, la suddetta casa editrice iniziò i lavori di trasposizione per la TV con un'alacrità a dir poco sorprendente, certa di poter realizzare grandi cose.

    Poco dopo l'inizio dei lavori però si presentarono i primi problemi tecnici: il tratto di Kurumada risultava infatti squadrato, quasi trascurato sotto certi aspetti, se tralasciamo le magnifiche armature e la capigliature costantemente mosse dal vento. Il lavoro della Toei risulta mirabile nel tentativo di ovviare a queste imperfezioni: consci di non poter aumentare la precisione e lo stile delle tavole, nonostante il notevole sforzo di Michi Himeno e Shingo Araki al character design, capirono che era necessario concentrare l'attenzione dello spettatore su elementi decisamente spettacolari che catturassero completamente chi osservava.

    Fu per questo motivo che vennero introdotti espedienti come ad esempio i cosmi che circondano i Cavalieri durante i loro duelli, ognuno di un colore specifico, o le splendide animazioni caratteristiche di ogni colpo segreto (giusto per citarne un paio la costellazione che appare davanti al celebre cavallo alato che Pegasus delinea con precisi gesti delle mani mentre prepara il suo Fulmine o la "Danza del Cigno" di Crystal, sempre davanti al disegno di fondo, mentre prepara la Polvere di Diamanti). Da notare inoltre le scelte molto efficaci (incoraggiate anche dal manga in realtà) di rappresentare i colpi come fasci luminosi per far risaltare la loro velocità e di introdurre una costante brezza per giustificare l'andamento un po' contro natura dei capelli dei personaggi.


    Un'ultima nota positiva al lavoro di trasposizione originale è senza dubbio necessario darla per la brillante idea di introdurre anche alcuni elementi di mitologia nordica che si concretizza nella Serie di Asgard (che cronologicamente si colloca tra la Saga del Grande Tempio e quella di Nettuno). Anche se a prima vista può sembrare che essa non c'entri nulla con il contesto in cui sviluppa l'intera produzione in realtà non è così: la trama di questa sezione sviluppa in modo decisamente più accurato lo spunto che già aleggiava per uno degli OAV che sono stati prodotti, "L'ardente scontro degli dei" (uscito poi nel 1988), da cui sono state prese persino scene intere per imbastire la sceneggiatura della serie TV.

    Su questo aspetto, così come sulla trama fino a Hades escluso e la trama della serie di Asgard non mi soffermerò particolarmente in quanto sono consultabili piuttosto dettagliatamente seguendo i link segnalati.

    A mio avviso la ciliegina sulla torta per rendere la trasposizione un lavoro decisamente ben fatto è stata messa proprio nel lavoro di doppiaggio italiano. Infatti i dialoghi giapponesi, per quanto possano vantare un'analogia praticamente perfetta con quelli del manga, mi hanno dato l'impressione di essere po' freddi e distaccati. Tutto il contrario invece sembrano quelli in lingua italiana: l'introduzione di un linguaggio vagamente aulico, quasi melodico nei duelli unito a un complesso lavoro di doppiaggio inteso a rendere contemporaneamente pensieri e parole dei Cavalieri (elementi che però si notano molto di più negli OAV) rendono l'atmosfera carica di epicità e coinvolgono direttamente lo spettatore nello scontro.

    A seguito di tutti questi elogi direi che per dovere di cronaca bisogna prendere in mano anche i lati negativi dell'opera, per quanto a mio avviso non riescano a sminuire il suo grande valore d'insieme. Il primo dei grandi difetti risiede proprio nella trama, che a lungo andare diventa piuttosto stereotipata con addirittura il ripetersi di alcune situazioni in contesti diversi (come ad esempio la cecità di Sirio o l'apparente morte di Crystal).

    Inoltre da grande estimatore del manga non posso fare a meno di considerare una pecca piuttosto pesante la mancata trasposizione dell'ultima saga, The Hades, in quanto è proprio in questa sezione che vengono chiariti molti lati oscuri della storia che altrimenti permangono. Fortunatamente sono in corso i lavori per la trasposizione anche degli episodi finali di quest'ultima parte (i primi sono usciti alcuni mesi fa), che a opinione di molti risulta essere ancora più spettacolare delle precedenti.

    L'altro grande lato negativo si trova invece nelle musiche che, a parte la bellissima sigla iniziale, spesso sono usate impropriamente o mancano del tutto, causa forse la ben scarsa gamma di scelte possibili. Nonostante questo I Cavalieri dello Zodiaco sono stati e restano tuttora un grande esempio di lavoro d'animazione e visto il successo che continuano a riscuotere ad ogni rimessa in onda sembrano ancora ben lontani per i Cavalieri dello Zodiaco i tempi in cui potranno appendere l'armatura al chiodo.
     
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  2. Emanuele 16
     
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    peccato ke nn lo fanno più su Italia 1... avete le ultime puntate???=)
     
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1 replies since 13/10/2008, 11:37   42 views
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